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Le opere di Marta Sforni partendo dall’ornamento e dall’appropriazione di oggetti decorativi approdano ad un astrattismo “rianimato” attraverso lo studio minuzioso del dettaglio - citando la curatrice Lydia Korndörfer, attualmente docente di Storia dell’Arte ed Estetica presso l’Università di Berlino: “Adolf Loos chiamerebbe criminale la pittrice italiana Marta Sforni, perché nelle sue opere celebra precisamente ciò che il precursore dell'età moderna definiva un crimine contro la società: l’ornamento.”